Oltra di questo, non molto lontano, si vedono alcune casette, e di là dal fiume certe ville, dove non già molti anni Basilio principe alli suoi satelliti Nale città edificò; il che in lingua loro sona infunde, per questa causa, che, essendo proibito alli altri Ruteni il bevere il medone e la cervosa (eccettuati pochi giorni dell'anno), a questi solamente è concesso dal principe la potestà del bevere, e però per questa cagione, acciò che gli altri per la libertà di coloro non siano corrotti, sono separati.
Non molto lontano dalla città sono alcuni monasterii, li quali soli, da lontano, appaiono alli spettatori una città. La grandezza della città fa che quella con nissuno termino è contenuta e serrata, né con muro, né con fossa, né con difesa utilmente fortificata. Nondimeno le piazze, in alcuni luoghi poste le travi in traverso, sono serrate, dove le guardie della prima ora di notte cosí sono poste e stabilite che a nissuno di notte è concessa l'entrata per quella strada, dopo l'ora ordinata: e quelli che per sorte fossero pigliati dalle guardie, o vero sono battuti e spogliati, o vero sono posti nella pregione, eccetto però se fossero uomini conosciuti e onesti, percioché quelli dalli proprii guardiani sogliono essere accompagnati sino a casa. E però tali guardie sogliono essere locate e poste in quella parte nella quale è l'entrata piú libera nella città, percioché l'altra parte della città, il fiume Mosqva forte la rende: nel qual fiume, sotto essa città, Iausa fiume entra, il quale, per rispetto dell'alte ripe, rare volte può essere veduto.
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Basilio Nale Ruteni Mosqva Iausa
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