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      Nondimeno hanno alcuna volta una certa malatia negli intestini e nel capo, non differente dalla peste, la qual essi chiamano calore, e quelli che da tale infirmità sono oppressi in pochi giorni periscono. Questa malattia, essendo noi in Moscovia, regnava, e uno delli nostri servitori ne morí. Se per sorte in Nowogardia, in Smolentzko e in Plescowia viene la peste, tutti quelli li quali di quei paesi venissero, per paura che non si infettasse il suo gli mandano via.
      Le genti di Moscovia, si dice essere la piú astuta e la piú fallace di tutti gli altri, e di poca fede in contrattare le cose, e, quando hanno commercio con uomini esterni, accioché maggior fede alle parole loro si presti, fingono non essere moscoviti, ma forestieri.
      Il piú longo giorno in Moscovia, nel solstizio estivale, dicono essere di ore 17 e tre quarti; non ho potuto da nissuno intendere la certa elevazione del polo, benché uno mi dicesse di aver inteso la elevazione del polo essere di gradi 58. Ma io medesimo finalmente, per via dell'astrolabio, ne ho fatta la esperienza, e ho bene osservato alli nove di giugno, nel mezogiorno, il sole di 58 gradi: dalla quale osservazione, per computazione d'uomini di questa cosa peritissimi, è stato conosciuto l'altezza del polo essere di gradi 50, e il giorno piú longo d'ore 17 e un quarto.
     
     
      Avendovi descritta la Moscovia, luogo principale del regno, ora all'altre provincie al granduca di Moscovia sottoposte me ne vengo; e primamente servato l'ordine verso l'oriente, e dapoi per il mezogiorno, per l'occidente e per settentrione a torno a torno scorrendo, con dritta via nell'oriente equinoziale ne verremo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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