Del fiume chiamato Tanais.
Da Moscovia insino a questo castello, e piú oltra ancora, per spazio quasi di 24 miglia todeschi, corre il Tanai, in un luogo il quale è detto il Donco, dove li mercanti li quali vanno in Asoph, in Caphan e Costantinopoli cercano le sue navi; il che il piú delle volte si fa al tempo dell'autunno, nella parte pluviosa dell'anno, percioché ivi il Tanai, negli altri tempi dell'anno, non abbonda cosí d'acque ch'egli possa cosí bene portare le navi carche di mercanzie.
Basilio il granduca signoreggiava Rezan provincia, il quale già aveva tolta per moglie la sorella di Giovanni Basilio, granduca di Moscovia, e di quella n'ebbe due figliuoli, cioè Giovanni e Theodoro, de' quali Giovanni al morto Basilio successe nel regno. Il qual d'una sua moglie, chiamata Knos, figliuola di Theodoro Babitz, ebbe tre figliuoli: Basilio, Theodoro e Giovanni. Delli quali, morto il padre loro, li due maggiori, mentre ciascuno si sforza d'impadronirsi del regno, nelli campi razanensi venuti alle mani, con l'armi valorosamente combatterono, nella qual pugna uno morí: né molto dipoi quello ch'era restato vittorioso in quei medesimi campi finí sua vita, e cosí in tal luogo, in memoria di tal cosa, il segno della croce, fatto di rovere, vi fu drizzato. Il minor fratello, il qual era vivo restato, conosciuta la morte de' suoi fratelli, con l'aiuto e favore de' Tartari il principato paterno, per il quale li due fratelli già avevano combattuto e il quale la madre possedeva, per forza ottenne.
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