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      Quantunque li tre fratelli della eredità paterna di Bielschi vivessero, e per le annuali entrate di quello fossero nutriti, nondimeno non avevano ardimento d'andare a quel luogo, percioché il principe di Moscovia aveva già tolto a quelli il principato di Bielschi, e il titolo di quel luogo s'usurpava.
      Rsowa, città di Demetrio, con la fortezza, verso l'occidente per vintitre miglia è lontana dalla Moscovia; e il castello, del quale il principe si usurpa il titolo, appresso il fiume Wolga è fabricato, e ha la sua signoria molto grande. È ancora un'altra Rsowa, cento e quaranta miglia lontano da Moscovia, e da Welikiluki vinti, e altretanti da Plescowia, la quale deserta è chiamata. Di là da Rsowa di Demetrio, per alcune miglia camminando in occidente, è la selva Wolchonzchi detta, della quale quattro fiumi nascono. In quella selva è una palude, la quale Fronow si chiama, della quale un fiume nasce, non molto grande, e per spazio di due miglia entra in certo lago, chiamato Wolgo, donde di nuovo, per la moltitudine dell'acque cresciuto, ne vien fuora, e, preso il nome del lago, Wolga è chiamato. Il qual fiume, trapassando per molte paludi e ricevendo in sé molti altri fiumi, con vinticinque o vero, come altri dicono, con settanta bocche entra nel mare Caspio, da' Ruteni Chwalinsko Morie chiamato, e non in Ponto, come uno scrive. Questo fiume Wolga, da' Tartari Edel, da Tolomeo Rha è chiamato: fra questo fiume e il Tanai è tanta propinquità, nelli luoghi campestri, che quasi non piú che sette miglia sono distanti uno dall'altro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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