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      Gli abitanti di questo luogo sono uomini di semplice ingegno; nell'anno 1518 pigliorono il santo battesimo. Dalle bocche del fiume Czilme sin alle bocche del fiume Ussa, andando per la via di Petzora, vi è il viaggio di un mese. Questo fiume Ussa ha li suoi fonti, o vero nascimenti, nel monte Poyas Semnoi, il quale è dall'oriente alla man sinistra, e scorre da un grandissimo sasso di quel medesimo monte, il qual Camen Bolschoi chiamano.
      Dalli fonti di Ussa sin alle bocche sue vi sono piú di mille miglia italiani. Petzoro fiume dalla parte meridionale per questa iemale fa il corso suo, dal quale per le bocche del fiume Ussa ascendendo fin alla bocca del fiume Stzuchogora è viaggio di tre settimane. Quelli che hanno descritto questo itinerario dicono che essi fra le bocche di Stzuchogora e Potzscheriema fiumi alloggiarono, e ad un certo vicino castello di Strupuli, il quale alli liti rutenici nelli monti alla destra è posto, la vettovaglia la quale avevano portata con esso loro di Russia lasciarono.
      Di là da Petzora e Stzuchogora fiumi, alla banda del monte Camenipoias, del mare e dell'isole vicine e del castello Pustoosero, vi sono varie e innumerabili genti, le quali con nome commune Samoged (come dire devoratori di se medesimi) sono chiamati. Appresso costoro vi è grand'entrata d'uccelli e di diversi animali, come sono zibellini, martori, armelini, aspreoli, e nell'Oceano il mors, animale del quale è detto di sopra, e vess, animali cosí detti. Oltra di questo, sono orsi bianchi, lupi, lepori, equiwoduani cosí detti, balene, e un pesce chiamato semst, e altri di piú sorte.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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