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      Nondimeno, accioché agl'altri maggior occasione di ricercare tal cose io dessi, non ho voluto alcuna cosa preterire, onde quelli medesimi vocaboli de' luoghi ho voluto usare li quali in nominar tal cose usano li Ruteni.
      Noss in lingua rutenica è detto il naso, con il qual nome li promontorii, li quali alla similitudine del naso soprastanno nel mare, vulgarmente chiamano. Li monti intorno al fiume Petzora, Semnoi Poyas, cioè cingolo del mondo, o ver della terra, sono chiamati, percioché poyas in lingua rutenica significa il cingolo, o vero la cintura. Il lago di Kithai, dal quale il gran Cane di Chataia, il quale Moscoviti czar kythaiski chiamano, ha il nome. Chan appresso Tartari significa re.
      I luoghi maritimi di Lucumorya sono salvatichi e deserti, e dagli abitatori del luogo sono abitati senza nissuna sorte di casamenti. Benché l'auttore dell'itinerario riferiva molte genti essere in Lucomorya le quali sono sottoposte al prencipe di Moscovia, nondimeno, conciosiaché lí vicino sia il regno di Tumen, e il principe di quel tartaro, e in lor lingua volgare tumenski czar, cioè re in Tumen, è chiamato, e gran danni al principe di Moscovia poco innanzi ha portato, è verisimile, per la vicinanza, queste genti esser piú presto sottoposte a esso che al principe di Moscovia.
      Appresso il fiume Petzora, del quale nell'itinerario è fatta menzione, la città e il castello Papin, o ver Papinowgorod, è posto: e li abitatori di quello Papini sono chiamati, e usano diversa lingua dalla rutenica.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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