Methodio Patanczki vescovo dice quelli dalli deserti di Ieutrischie, fra 'l settentrione e l'oriente, esser venuti, e la causa della partita loro dice esser tale. Fu già un certo Gedeone, uomo di grandissimo nome e riputazione, il quale alli sopradetti Tartari grande terrore aveva dato, dicendo loro già la fine del mondo essere presente. Laonde tali popoli, per il parlare di costui mossi, accioché le grandissime ricchezze del mondo insieme con quello non perissero, fatta una moltitudine innumerabile, a spogliare le provincie copiose e abbondanti uscirono fuora, e tutto ciò che dall'oriente all'Eufrate e al mare Persico si contiene crudelmente distrussero e rovinorono. E dapoi similmente depredate molte provincie, le genti Polowtzos chiamate, le quali sole, con gli aiuti de li Ruteni, avevano avuto ardimento di gire nimicamente contra di loro, appresso del fiume Calca profligorono, nell'anno del mondo 6533. Nel qual luogo l'auttore del libro delle due Sarmazie dalli popoli Polowtzis quali venatori interpreta aver errato, è cosa chiara e manifesta: percioché Polowtzi campestri sono detti, perché polle vuol dire il campo, e lowatz e lowatzi cacciatori; e aggiontovi tzi, ksi sillaba non muta la significazione, percioché non dalle ultime, ma dalle prime sillabe la significazione è da derivarsi, di che è stato cagione ch'alle dizioni delli Ruteni di questa sorte la sillaba generale schi suole essere aggionta; e cosí questa parola Polowtzi campestri, e non cacciatori, bisogna interpretare.
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