Li Ruteni dicono Polowtzi essere stati li Gotti, nondimeno alla opinione di quelli io non m'accosto. Quello che vorrà scrivere delli Tartari, è necessario che di molte nazioni scriva, percioché dalla sola setta hanno questo nome, e sono diverse nazioni, di gran longa fra di sé lontane. Ma al primo ragionamento mio ora ritorno.
Bathi, re delli Tartari, con grande esercito uscito fuora nel settentrione, Bulgaria, la quale è appresso il fiume Wolga sotto Cazano, occupò. Dapoi, nell'anno sequente, il qual era del 6745 del mondo, seguitata la vittoria, infino in Moscovia pervenne, dove la città regia, per alcuni giorni assediata, finalmente pigliò. Dapoi, senza osservar la data fede, quasi tutti li Moscoviti furono morti, e piú oltra le provincie vicine, Wolodimeria, Pereaslaw, Rostow, Susdali, e molti castelli e città spogliò e saccheggiò, ammazzò, o vero conducendo prigioni gli abitatori, e il granduca Georgio, il quale con il suo esercito gli era gito incontro, profligò e occise; e Basilio di Costantino con esso lui condusse e ammazzò. Le quali cose, come ho detto di sopra, nell'anno del mondo 6745 sono state fatte. Da quel tempo in qua, quasi tutti li principi della Russia erano fatti col favore e arbitrio delli Tartari, alli quali ubidivano. E durò questo sin al tempo di Witoldo, granduca della Litwania, il quale le sue provincie e quelle cose ch'erano state occupate dalli Tartari con le proprie armi fortemente difese e ripigliò, e a tutti li vicini fu di terrore e di spavento grande.
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