Questa cittā molti Citrahan la chiamano.
Di lā da Wiatcham e Cazan, appresso Permia, abitano li Tartari li quali Tumenschi, Schibanschii e Cosatzchii sono chiamati. Delli quali i Tumenschii abitano nelle selve, e non passano il numero di diecimila. Oltra di questo sono ancora altri Tartari di lā dal fiume Rha, li quali soli, perché nutriscono li capelli, Calmuchi sono chiamati; e verso il mar Caspio la provincia, detta Schamachia, dalla quale ha preso il paese il nome. Questi Tartari in tessere vesti di seta sono eccellenti; e la cittā di questi č lontano per viaggio di sei giorni da Astrachan cittā, la quale insieme con il paese il re di Persia non molto tempo fa ha occupata.
Asoph cittā, appresso il Tanai, per viaggio di sette giorni č distante da Astracham; ma da Asoph, Tauris Chersoneso e spezialmente Precop cittā č lontano per viaggio di cinque giorni. Ma tra Cazan e Astrachan, con longo tratto appresso il fiume Wolga fin al fiume Boristene, sono campi sterili e deserti, li quali luoghi i Tartari senza certe e ferme abitazioni abitano, eccettuate Asoph e Achas cittā, la quale č dodici miglia sopra Asoph, appresso il Tanai, e gli altri Tartari vicini al Tanai minore, li quali coltivano la terra e hanno certe abitazioni. Da Asoph a Schamachia vi sono dieci diete.
Dall'oriente verso mezogiorno piegando, circa alle Meotide paludi e il mare Ponto, al fiume Cupa, il quale scorre nelle paludi, sono certi popoli chiamati Aphgasi; dal qual luogo sin al fiume Meruli, il quale scorre nel mare, sono certi monti li quali i Circassi o vero i Cichi abitano.
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