Ma essendo al numero grande de' nemici pochi li vittoriosi, e per la gravezza dell'armi impediti non potendo troppo lontano perseguitare il nimico, li Moscoviti, conosciuto ciò e ricuperati gli animi e le forze, di nuovo ritornarono in ordinanza e la fanteria di Pletenbergio, la quale non era piú che un certo squadrone di mille e cinquecento fanti, gagliardamente assaltorono e tagliorono a pezzi.
In quel conflitto il capitano Matteo Pernauer insieme col fratello Enrico e con il banderario Conrado Schwartz perirono. Di questo banderario un fatto egregio e degno di memoria raccontano: che per la copia delle freccie de' nimici soffocato non potendo durar piú, prima che morisse con alta voce chiamava alcuno il quale la bandiera della man sua pigliasse: alla cui voce un certo Luca Hamersteter, il quale si gloriava essere della famiglia delli duchi bransvicensi, benché d'illegitimo matrimonio, subito corse e sforzavasi di pigliare la bandiera dalle mani sue. Conrado, o vero che la fede sua avesse in sospetto, o vero che giudicasse quello non essere degno di tant'onore, ricusava di dargli la bandiera: per la quale ingiuria essendo Luca impaziente, cavata fuora la spada, la mano di Conrado con la bandiera tagliò. Conrado nondimeno con l'altra mano teneva la bandiera e, con li denti pigliandola, la stracciava, onde Luca, tolti su li pezzi della bandiera e tradita la fanteria, nel campo delli Ruteni se n'andò: onde per tal ribellione da quattrocento fanti dalli nimici furono tagliati a pezzi, e il restante con la cavalleria, servati gli ordini de l'ordinanza, alla volta delli suoi salvi ritornorono.
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