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      Tiene la briglia, con la quale il corso delli cervi è moderato, nella sinistra, e la bacchetta nella destra, accioché, se per caso il carro che tirano li cervi in qualche parte piú del giusto si volta, gli possino dare aiuto; e diceva con questa sorte di carro in un giorno aver fatto vinti miglia, e dapoi aver lasciato andare il cervo, il quale da sua posta tornò a casa del padrone e nelle proprie stalle. Dapoi a Berges, città di Nordwegia, per la dritta via nel settentrione posta fra li monti, arrivorono; e di lí poi cavalcando nella Dania pervennero. A Dront e Berges dice il giorno nel solstizio estivale essere di vintidue ore.
      Biasio, l'altro interprete del principe, il quale pochi anni avanti dal principe suo era stato mandato a Cesare nella Spagna, diverso viaggio e piú compendioso ci riferí. Percioché diceva che, essendo stato mandato di Moscovia a Giovanni, re di Dania, sino a Rostow venne a piedi, e dapoi montato in nave a Pereaslaw, per il fiume Wolga venne in Castromow, e di là per spazio di sette miglia italiani per terra ad un certo fiumicello pervenne; per il quale primamente tra Wolochda, dapoi a Suchana e Dwina e fino a Berges, città della Nordwegia, avendo navigato, e tutti li pericoli e fatiche le quali Istoma racconta avendo superati, finalmente per la diritta via in Hafnia, città principale della Dania, la quale da' Germani Koppenbagen è detta, pervenne. Nondimeno nel ritorno e l'un e l'altro essere ritornati nella Moscovia per via della Lituania e tal viaggio aver finito per spazio d'un anno riferiva.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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