Pagina (1079/1136)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Quello che è mandato dal governatore, essendo il tempo dell'inverno, comanda che si faccino nette le strade dalla neve, accioché l'oratore possa passare, ed esso non si parte dalla via trita e publica. Oltra di questo, nel congresso, o ver cammino, sogliono avere questo costume, che mandano un messo o vero nuncio all'oratore, il quale l'ammonisca che smonti da cavallo, o vero dalla carretta; e se l'oratore trovasse scusa, dicendo esser stracco o vero ammalato, gli rispondono che non è lecito né proferire né udire le parole del signore se non stando in piedi. Quello che è mandato si debbe guardare di non smontar prima da cavallo, o vero dalla carretta, accioché in questa parte non scemi la grandezza del suo signore; ma, subito che vede l'oratore smontare, ancor egli smonti.
      Nella prima mia legazione io dicevo a quello che mi venne incontro fuori della Moscovia d'esser stracco per rispetto del viaggio, e che però cavalcando espedissimo quelle cose ch'erano da espedirsi; ma egli all'incontro rispondendo diceva non poter far ciò. Gl'interpreti e gli altri già erano smontati da cavallo, e mi dicevano ch'io dovessi fare il simile, alli quali io rispondevo: «Subito che 'l Moscovito scenda da cavallo, io scenderò del mio», percioché, vedendo quelli fare tanta stima di questa cosa, similmente io non volsi mancare al mio signore, né l'auttorità di quello punto scemare. Ma perché il Moscovito non voleva essere il primo, e per la sua superbia alquanto piú del dovere menando in longo, volendo io por fine, mossi il piede fuora della staffa, come volessi smontare: la qual cosa vedendo egli smontò da cavallo, e io, lento e pian piano, scesi giú del cavallo, onde egli si pentí dapoi, vedendo esser stato ingannato da me.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Moscovia Moscovito Moscovito