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      Aveva il principe un certo coprimento, il quale kolpak chiamano, il quale aveva d'una parte e l'altra, cioè dalle spalle e dalla fronte, certi monili, overo pendenti, dalli quali le lamine d'oro in modo di penne in alto tendevano, e dapoi piegate e rivoltate in sé di sopra e di sotto andavano. La vesta era alla similitudine di terlik, con fili d'oro tessuta; dalla cintura pendevano, secondo il costume della patria, due longhi coltelli e un longo pugnale, e dalle spalle sotto la cintura aveva una certa sorte d'armi, alla similitudine del cesto, la quale communemente usano in guerra, ed è un bastone alquanto piú longo d'un cubito, con un cuoio attaccato di longhezza di due palmi, nella estremità del quale vi è una clava over mazza di rame overo di ferro, ed è d'ogni parte ornato d'oro finissimo. Dalla banda destra del principe andava Scheale tartaro, re di Casan, il quale era stato scacciato dal suo regno; dalla sinistra erano due giovani nobilissimi, delli quali uno aveva nella man destra un bel manarino col manico di avolio, il quale essi topor chiamano, quasi di quella forma che si vede espressa appresso gli Ongheri, e l'altro aveva una clava, over mazza, simile all'ongheresche, la quale essi schestopero chiamano, cioè di sei penne. Il re Scheale era cinto di due faretre: in una aveva le frecce ascose, e nell'altra l'arco chiuso. Erano in campo piú di trecento cavallieri.
      Mentre per il campo cavalchiamo, il principe alcuna volta comandava che ci fermassimo ora in questo luogo e ora in quello, e alcuna volta ci faceva cavalcare appresso di lui.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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