E dapoi ve n'erano degli altri, per l'altre persone. Nelli quali padiglioni essendo noi condotti, il principe entrò nel suo, e mutatasi la veste, subito ci fece chiamare alla presenza sua. Ed entrando noi, egli sedeva in una sedia d'avolio; dalla destra era il re Scheale, e noi all'incontro del principe in un luogo ordinato sedessimo. Sotto il re stavano certi signori e altri consiglieri; dal sinistro lato sedevano quelli nobili giovani alli quali il principe con favor singulare porta affezione. Sedendo adunque tutti, furono portate certe confezioni (come chiamano) di corandi, anici e amandole, dapoi noci e una piramide intera di zuccaro: le quali cose li ministri, riverentemente tenendo in mano, al principe, al re e a noi le porgevano, e dapoi, secondo l'usanza, fu dato da bevere. E il principe la grazia sua (come nelli conviti è solito di fare) ci dava. Nella prima mia legazione in quel medesimo luogo desinassimo, ed essendo noi a tavola, ed essendo caduto in terra un certo pane, il quale essi chiamano il pane della beata Vergine (e il quale, come consecrato, hanno in venerazione, mangiano e communemente nelle loro abitazioni in luogo piú eminente onorevolmente sogliono conservare), il principe e tutti gli altri di paura ripieni restorono: e, chiamato il sacerdote, quello dalle gramegne, le quali erano in terra, con sommo studio e venerazione raccolse. Fatta la collazione, e tenuto quello che 'l principe ci aveva porto, ci diede licenzia, dicendo: «Ora andate via», e cosí onorevolmente sino alli nostri alberghi fossimo condotti.
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Scheale Vergine
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