Alle quali cose avemo voluto che voi siate presenti, accioché riferiate alli vostri signori esser stati presenti alla tregua già fatta, e legittimamente confermate e noi tutte queste cose per amor di quelli aver fatte».
La quale orazione finita, fece chiamare a sé Michael di Giorgi consigliero, e gli comandò che pigli la croce d'oro, la quale era attaccata con un cordon di seta all'incontro del pariete. Onde il prefato consigliero, tolto un fazzuolo mondo il quale sopra un bacile e un ramino era collocato, la croce con somma riverenza e venerazione pigliò, e nella man destra la tenne. Il secretario similmente le lettere della tregua nelle mani aveva, talmente che le lettere de li Litwanii erano superiori, e quella clausula per la quale gli oratori litwani s'erano astretti appareva, ponendo Michele la mano destra, con la quale teneva la croce. Sopra quali lettere il principe, levandosi in piedi, rivolto il parlare verso gli oratori litwani, con longa orazione disse ch'egli la pace, secondo la singolare richiesta e osservazione di tanti principi, de li quali i legati mandati a lui vedeva avanti gli occhi, non averebbe già mai sprezzata e fuggita, quando quella con commode e onorevoli condicioni se fosse potuto fare. Ma poi che tal pace perpetua non può aver luogo, per grazia delli sopradetti principi ha fatto tregua per anni cinque, secondo il tenore delle lettere le quali esso mostrava col dito, la quale tanto tempo conserverà quanto vorrà il magno Iddio: «E la nostra giustizia al fratel nostro re Sigismondo faremo, con questa condizione però, che 'l vostro re ne dia lettere simili alle nostre in tutte le cose, e scritte con quel medesimo esempio, e che quelle in presenzia delli nostri oratori confermi, e la giustizia sua faccia verso di noi, e che procuri che siano portate a noi per mezzo delli nostri ambasciatori: e tra questo mezzo voi col giuramento vi astringerete il vostro re dover fare e osservare tutte le sopra nominate condicioni».
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