Li quali io, con licenzia del re, visitai, e con quel modo che io potei gli consolai.
Wilna è capo del granducato della Litwania, ed è posta in quel luogo nel quale Welia e Wilna fiumi concorrono, e nel fiume Nemen, over Cronomen, entrano. In questa lasciai Crisostomo Columno, e poco tempo in quella dimorai. Alli 14 di marzo, uscito di Wilna, io non andai per la publica e usitata via, delle quali una va per Smolenzko e l'altra per la Liwonia in Moscovia, ma usai la strada meza fra l'una e l'altra, e per la dritta via per quattro miglia a Nementschin, e di là a otto miglia, passato il fiume Schamena, a Swintrava pervenni.
Il seguente giorno per spazio di sei miglia venni a Disla, dove è un lago del medesimo nome, e di là quattro miglia è Driswet, dove l'ambasciatore moscovito, il quale io avevo lasciato a Grodno, venne a ritrovarmi. Di là quattro miglia a Braslaw, al lago Nawer, il quale è di longhezza quasi d'un miglio; poi per spazio di cinque miglia a Dedina e al fiume Dwina, il quale i Liwoniesi (perché passa per il paese di quelli) Duna chiamano, e altri Turante, pervenimmo. Dapoi per sette miglia a Drissa, e di nuovo sotto il castello Betha al fiume Dwina arrivammo. Ed essendo quello aggiacciato, con certe carrette, secondo il costume di quella gente, per spazio di sedici miglia fossimo portati in su. E mentre facevamo tal viaggio, due vie avanti gli occhi s'appresentorono: e mentre stavamo in dubio per qual dovessimo entrare, mandai il servitore a dimandare alla casa d'un certo villano vicino qual fusse la strada.
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