Pagina (1120/1136)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dapoi per dritta via sei miglia a Seitskoov, di lā dal fiume Nischa; dapoi sette miglia a Harosczi, di lā dal fiume Calacha; e per sette miglia, Oreat Rechelwitza, alla fiumara Palamit pervenimmo. In quel giorno passammo otto fiumi e lago congelato, ma sopra il giaccio d'acqua ripieno.
      Finalmente, nella sexta feria avanti la festa della santa Pasqua, alla casa delle poste pervenimmo, e tre laghi passammo: il primo fu Woldai, il quale č un miglio in larghezza e due in longhezza; il secondo č Lutinitsch, non molto grande; e il terzo Ihedra, al quale una villa di quel medesimo nome č vicina, lontano da Oreat per spazio d'otto miglia. Nel qual giorno, per li sopradetti laghi congelati, ma per la neve liquescente d'acque ripieni, seguitata la trita via, avessimo viaggio difficilissimo e pericoloso; e per l'altezza delle nevi e perché niuno vestigio over segno d'alcuna strada appareva, non avemmo ardimento di partirci dalla via publica. Finito cosí difficile e pericoloso viaggio, per spazio di sette miglia a Choitilowa pervenimmo, sotto la qual cittā, in quel luogo che li due fiumi Schlingwa e Snai corrono ed entrano nel fiume Msta, passammo, e a Woloschak giungemmo; e ivi nel giorno di Pasqua ci riposammo.
      Dapoi camminammo per sette miglia, e passato il fiume Twerza a Wedrapusta castello, posto nella ripa, arrivammo: da qui poi per sette miglia scendendo venimmo a Dwerschak cittā, sotto la quale per due miglia, con una barchetta pescareccia, il fiume Schegima passammo, e, a Ossoga castello pervenuti, ivi per un giorno ci riposammo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Seitskoov Nischa Harosczi Calacha Oreat Rechelwitza Palamit Pasqua Woldai Lutinitsch Ihedra Oreat Choitilowa Schlingwa Snai Msta Woloschak Pasqua Twerza Wedrapusta Dwerschak Schegima Ossoga