Onde, lasciata la Moscovia, a Moseisko 18 miglia, a Wiesma 26 miglia, Drogobusch 18 miglia, e dapoi a Smolensko 18 miglia pervenni. Dapoi, per due notti a l'aere in mezo delle gran nevi riposati, e da quelli che ci conducevano io era trattato lautamente e onorevolmente; e per difenderci meglio dalle nevi, sopra li scorzi degli arbori stendevamo altamente il fieno, e sopra li stesi lenzuoli, secondo il costume de' Turchi, overo Tartari, con li piedi tirati in su giacendo, pigliamo il cibo; e bevendo alquanto piú largamente la cena nostra tiravamo in longo. L'altra notte poi venimmo ad un certo fiume, allora non congelato: ma dopo mezanotte, per rispetto del grandissimo freddo, talmente era concreto e giacciato che per il giaccio piú di dieci carette cariche tutte andorono. Ma li cavalli in un altro luogo, dove il fiume piú velocemente e con maggior impeto correva, spinsi, e rotta la giaccia passorono di là. Dove lasciati quelli che ci conducevano, andai nella Litwania, e dal confine per otto miglia a Dobrowna venni, dove ebbi onesta copia delle cose necessarie, ma l'albergo fu nella Litwania. Dapoi a quattro miglia ad Orsa, insino a tanto che da Viesma alla man destra arrivammo al fiume Boristene, il quale con non longo intervallo di sopra e di sotto Smolenko fummo constretti a passare. E cosí quello circa Orsa lasciato, per la dritta via per 8 miglia a Druzek, per 11 miglia a Grodno, per 6 miglia a Borisow, al fiume Beresina venimmo, li cui fonti Tolomeo attribuisce al Boristene.
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