Dapoi arrivammo a Borissow, castello posto al fiume Beresina, 18 miglia; poi a Reschak, 40 miglia; ma in quelli luoghi, per rispetto delle grandissime solitudini, non usassimo se non la via commune e usitata, lasciando alla man destra Moligew castello, con intervallo di 4 miglia. Dapoi, seguitando il nostro viaggio, passammo per Schklow, 6 miglia; Orsa, 6 miglia; Dobrowna, 4 miglia, e per altri luoghi nel primo nostro viaggio dichiariti ed esposti, e poi finalmente in Moscovia ne venimmo. Dove longamente trattammo della pace fra li sopradetti principi, ma nondimeno mai potemmo avere altra risposta che questa: «Se 'l re di Polonia vuol far la pace con esso noi, mandi li suoi oratori secondo il consueto, e noi vorremo la pace con esso lui onesta e convenevole». Onde noi, per tali parole mossi, mandammo finalmente alcuni delli nostri al re di Polonia (il quale allora era nella città gdanense) che per amor nostro mandasse li suoi al duca di Moscovia; e cosí egli mandò per suoi oratori Pietro Gysca, palatino plocense, e Michel Bohusch, tesoriero della Litwania.
Il principe di Moscovia, intendendo che gli oratori litwani non erano troppo lontani dalla Moscovia, sotto pretesto di voler andare alla caccia per ricreare l'animo suo, in tempo non molto a proposito a Mosaisko, luogo abondantissimo di lepri, se n'andò, e fece chiamare noi altri, acciò che i Litwani non entrassero nella città. E cosí impetrata e confirmata la tregua d'una parte e l'altra, alli 11 di novembre fummo licenziati.
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