Poi a Pielscowicza, castello della Silesia, 5 miglia; a Cosle, castello murato appresso il fiume Odera, il quale Viagro chiamano, 4 miglia; a Biela, 5 miglia; a Nissa, 6 miglia, cittą e sedia episcopale delli vescovi vratislaviensi, dove da Giacomo vescovo umanissimamente fossimo ricevuti e bene trattati. Dapoi a Otmachaw, castello del vescovo, 2 miglia; a Baart, 3 miglia; a Glacz, castello della Boemia, contado, 2 miglia; a Ranericz, 5 miglia; a Ieromierss, 5 miglia; a Bretschaw, 4 miglia; a Limburg, 4 miglia, cittą posta appresso il fiume Albi. E dapoi finalmente per 6 miglia pervenni a Praga, capo del regno di Boemia, posta e situata appresso il fiume Moltava. In questa cittą io ritrovai il mio principe, gią eletto re delli Boemi e chiamato alla coronazione, alla quale, alli 14 di febraio, fui presente. Gli oratori del granduca di Moscovia, li quali mi seguitavano e a' quali, per officio e onore, io ero andato incontro, mentre la grandezza della rocca e della cittą contemplano e bene riguardano, dicevano quello non essere un castello, overo una cittą, ma un regno, il quale per la fortezza sua espugnare non si potrebbe se non con grandissima effusione e spargimento di sangue.
Il re, clemente e pio, udita la mia relazione e consulto sopra le cose le quali allora soprastavano, l'ebbe molto care, ed ebbe gratissime quelle cose le quali di commissione sua aveva trattate, e parimente quelle che fuori della commissione aveva negociate, e giudicando che dovessero essere a beneficio del regno.
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