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      Siché vi dedico l'opera tale quale è e la rimetto tutta a voi, el quale prego non li rincresca rileggerla ed emendarla, ch'io so ch'ella ne deve aver bisogno, e massime in ortografia, perché sappialo ognuno ch'io non ebbi mai ventura d'imparare né mediocri littere né artificii d'eleganzie. Ma s'io vederò che per lo stile indotto l'opra non manchi del tutto essere gradita, ho in animo, se 'l tempo mel concederà, con quanta piú verità me sarà possibile, scrivere e produrre molt'altre cose notabili ed egregie, intese, viste e palpate in diverse regioni del mondo, le quali son certo non solum daranno diletto, ma etiam in qualche parte admirazione a chi l'ascolterà. State sano.
     
      Zichi, in lingua vulgare, greca e latina cosí chiamati e da' Tartari e Turchi dimandati Ciarcassi, in loro proprio linguaggio appellati Adiga, abitano dal fiume della Tana detto Don su l'Asia tutta quell'ora maritima verso el Bosforo Cimerio, oggidí chiamato Vospero e bocca di San Giovanni, e bocca del mar Ciabachi e del mare di Tana, antiquitus palude Meotide; indi poi fora la bocca per costa maritima fin appresso al cavo di Bussi per sirocco verso el fiume Fasi, e quivi confinano con Avogasia, cioè parte di Colchide. E tutta lor costiera maritima, fra dentro la palude predetta e fora, può essere da miglia 500; penetra fra terra per levante giornate 8 o circa in el piú largo. Abitano tutto questo paese vicatim, senz'alcuna terra o loco murato, e loro maggiore e migliore loco è una valle mediterranea piccola chiamata Cromuc, meglio situata e abitata che 'l resto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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