E poi come vincitore mostra subito a' circonstanti le spoglie fedate di sangue, e cosí le donne presenti, forse con finta vergogna, voltano la faccia fingendo non volere mirare, non potendo però contenere il riso etc.
Poi la sepoltura, per piú dí all'ora del mangiare fanno mettere in ordine el cavallo del defonto, qual mandano a mano con uno di servitori alla sepoltura; onde, sino a tre fiate per nome chiamato el morto, lo convitano da parte delli parenti e amici se vuole venire a mangiare; e, visto il servitore non avere alcuna risposta, ritorna col cavallo a riferire che non risponde: e cosí scusi, parendo avere fatto loro debito, mangiano e beveno a suo onore.
Il fine di Giorgio Interiano genovese della vita de' Zichi, chiamati Circassi.
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Parte del trattato Dell'aere, dell'acqua e de' luoghi d'Ippocrate, nella quale si ragiona delli Sciti.
Or tra' Sciti in Europa è una gente diversa dall'altre, la quale abita intorno alla palude Meoti, che con speciale nome Sauromati sono chiamati, le femine de' quali cavalcano e saettano e lanciano dardi d'in sui cavalli e combattono coi nimici mentre son pulcelle, né prima si lasciano privare della virginità che non abbiano ammazzati di sua mano tre de' nemici, né mai consumano il matrimonio se non hanno sacrificate le vittime secondo che si costuma. E qualunque prende marito si rimane di cavalcare, infin che necessità non sopravenga di fare oste di tutte loro. E hanno meno la poppa destra, percioché le madri, mentre le figliuolette sono ancora in infantilità, fabricato certo stromento di rame il mettono loro infogato in su la destra poppa, la quale s'abbrucia in guisa ch'ogni accrescimento vi s'impedisce, e tutto il vigoroso augmento nella spalla destra e braccio trapassa.
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