Vedemmo nella chiesa di S. Olavo, a piè della sedia metropolitana, una pelle d'orso bianchissima, di lunghezza di piedi quattordici e mezo. Altri uccelli, zirifalchi, astori, falconi di piú sorti, sono bianchi oltra il natural suo, e questo per il grandissimo freddo di quella regione. Per tal cammino, già dismentichevoli di nostri infortunii e allegri, ci appropinquammo quattro giornate appresso a Stichimborgo, castello dov'era il prenominato messer Zuan Franco. Ma prima capitammo in un luoco nominato Vastena, nel qual nacque s. Brigida, la quale constituí una regola di donne e cappellani d'osservanza devotissima: e a suo onore nel detto luoco li reali e principi di ponente fecero fabricare una nobilissima e stupenda chiesa, nella quale numerai altari 62, e la copertura di quella era tutta fatta di rame. Quivi sono donne monache devotissime, con lor cappellani osservanti di detta regola. Nel detto monasterio fummo raccolti come forestieri e bisognosi, perché è ricco e abondante, e per uso pio danno rifugio a' poveri: e cosí ancora noi dettero da vivere abondantemente. Due giorni dipoi ci aviammo per ritrovar il compatriota nostro messer Zuan Franco, dove giugnemmo in spazio di quattro giorni: e quanto a noi fusse di conforto a vederlo niuno è che considerar lo potesse. Né men fu allegro il detto messer Zuanne a vederne, il qual si dimostrò molto cortese e pietoso verso di noi, poi che per relazion nostra ebbe notizia di casi e naufragii nostri, e pose tanta diligenzia e fervore in racconfortarne e darne aiuto che piú dir né stimar si potrebbe, perché era per costume e per natura cortesissimo e liberalissimo.
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