Avanzava la sua schiena di modo sopra l'acqua che da principio da gran maraviglia fossemo presi, nel considerare ciò che questo esser potesse, né potevamo sospicare che animale o pesce fosse.
Vedessemo poco dopo alcune isole, e verso esse il camino drizzassemo, ove era commoda stazione per le navi in 15 e 18 passa d'acqua, col fondo di fango negro: e quivi dessemo fondo, essendo il sole in hort west. E avendovi acqua dolce trovata, l'isole San Giacomo furon da noi nomate. Essendo la domenica il vento gagliardo e a noi contrario, su l'ancore stessemo; e il luni sul lito me ne andai per pigliare di quel luoco la latitudine, qual trovai di gradi 70 e di 42 minuti, e il bossolo da navigare sette gradi mezo variava da settentrione a ponente.
Navigassemo il marti lungo il lito alla volta di ponente, col vento di hort west; e mentre io voleva dar fondo, vedessemo venire una barchetta fuori della costa del promontorio ove aveva disegnato fermarmi: e mandai subbito il nostro schifo a intendere che gente in essa barca fosse. Furono i nostri umanamente nella barchetta ricevuti da quello che in essa commandava, qual gli aveva già conosciuto, e narrolli ch'era stato lor compagno di viaggio nel fiume Colay; insegnolli poi la strada che tenere si doveva per arrivare al fiume Obbi, e che il paese nel quale allora si trovavamo la Nova Gemba, cioè la nuova terra, si chiamava. Né di questo sodisfatto, se ne venne in persona col suo schifo alla nostra nave, nella quale essendo montato, di nuovo mi raccontò l'istesse cose dette di sopra, aggiungendo che in questa Nuova Gembla era un monte che al suo giudicio superava d'altezza tutti gli altri monti del mondo, e che né anco il Camen Bolshoy, qual in terra di Petzora a grande altezza ascende, a questo monte ad alcun modo parangonare d'altezza si può. Mi dette ancora certi segnali della strada per la quale al fiume Obbi si va.
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