Pagina (134/837)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E però determinai col primo vento che a proposito fosse di drizzar il nostro viaggio alla volta del colfo di San Nicolò, per provare se ivi si poteva far qualche guadagno.
      Vedessemo il sabbato forsi doi o tre leghe da lontano grandissimi mucchi de ghiaccio, il qual cosí da lungi parean quasi terra ferma, e si estendeva da settentrione alla volta del levante; ma spirando l'istesso giorno un piacevolissimo vento meridionale, dal qual portati piegassemo alquanto a levante, e cosí fuggissemo l'instante pericolo. Nel farsi poi sera, s'abbonacciò di fatto il mare, e soffiando un venticello da zuid west navigassemo per hort west e per west sino al mezogiorno del sabbato seguente; nel qual giorno fussemo in 70 gradi e mezo di latitudine, quantunque non si puoté la latitudine cosí giustamente a punto pigliare, per essersi alquanto il mar turbato, onde l'ebbi piú tosto per coniettura che per certezza ferma. Avessemo il luni il vento meridionale e per zuid, ostro, e per west, ponente, navigassemo, essendo sul mezogiorno in 70 gradi e minuti 10 di latitudine, e poco fu il vento di tutto questo giorno. Ed essendo il sole in west hort ponente maestro west, buttato il scandaglio 29 passa d'acqua trovassemo, col fondo di terra negra fangosa, con arena messedata: e qui fossemo cinque leghe distanti dall'isola Colgoyeva, dalla parte di hort hort ost. Fu il marti vento da ponente, contra il quale si sforzammo di navigare, e il simile fu il mercore, ma alquanto piú piacevole. E anco in questo giorno fossemo in 70 gradi e 10 minuti di latitudine, e lontani tre leghe dall'angolo settentrionale dall'isola Colgoyeva.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





San Nicolò Colgoyeva Colgoyeva