Mi disse poi Vassileo che nel fiume Cola, qual nasce 20 leghe sopra Reghor verso zuid ost, gran copia di salmoni trovaressemo, purché nella Russia fosse il frumento in basso prezzo, percioché allora gran numero di poveri e di pescatori a pescarli vi concorreno. Mi dissero i Teutoni che essi avevano questo anno fatto un buon guadagno, secondo ch'all'incontro i Kerilli si lamentavano d'aver avuto un cattivo anno, per non aver potuto vendere i lor pesci, e che quelli che venduti avevano gli avevano a' Teutoni dati per quel prezzo che ad essi era piacciuto. Li domandai allora a che prezzo venduti gli avessero; e mi dissero che gli aveano dati 25 pesci per quattro alteni, che redotti alla nostra moneta possono essere intorno a venti dinari. Mi fu anco detto da' Teutoni che in Reghor si acconciavano i miglior pesci secchi che nel paese fossero, che da loro stookiffische son chiamati.
Vidi nella tenda di Vassilleo sette overo otto arme d'asta e altrettanti archi con i lor carcassi pieni di frezze, spade e altre sorte d'armi. Fui invitato a la lor tenda anco da quelli che per lo re di Dazia il tributo riscotevano, ove vidi anco l'istesse arme, e non in alcuno altro luoco. E domandandoli io se si servivano di queste arme contra i Laponi, mi risposero che non l'adoperavano in questo, ma solo per castigare i suoi quando in qualche errore incorressero. Guardati da non ti fidare di Kerilli né di Laponi, percioché essi non men che i Russi al robare attendono, e in questo assuefatti sono.
Ora, mancando il vento ed essendo ormai tanto calcato che non potevano piú a Colmogro tornare, si fermassemo su la banda orientale del promontorio Reghor, ove mandai a terra alquanti de' nostri, accioché ne' forni de' Kerilli cuocessero del pane.
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