E ben so che, nello scrivere assai diversamente in questa materia da quel che ne ha scritto e altri autori, molti si rivolgeranno al riprendere, per essere difficile estirpar dalle menti le radici de una invecchiata opinione; ma avanti che essi il facciano, prego che mirino piú alla buona intenzione mia che ad altro desiderio ch'io abbia di farmi riputar per piú intendente delle cose del mondo che gli altri scrittori. Perché noi dobbiamo molto piú prestar fede a uno che per parentado era congiunto con Ussuncassano e ch'ebbe dalla reina Despina sua zia, come si de' credere, di tutte le cose da lui fatte cognizioni, che non a coloro che solo nelle loro istorie si sono valuti delle relazioni d'alcuni Armeni, forse nimici di quel re; i quali, per torgli la riputazione, andarono spargendo fama ch'egli non era nato di sangue reale e che, mentre egli governava alcuni luoghi d'Armenia, con lo spender assai e farsi ben voler ai soldati, ebbe occasione di venir a rottura con Giausa, e fraudolentemente farlo morir col figliuolo. E aggiungono, per piú abbellir questa menzogna, che in esso Giausa si estinse la progenie di Moleoncre, già gran sultano de' Parti. Le quali cose tutte si conoscono non essere vere, perché come averebbe Ussuncassano potuto signoreggiar la Persia quando egli non fosse stato di sangue reale? Massimamente perché non è alcuna nazione che abbia in piú stima la nobiltà e stirpe reggia di quel che hanno i Persiani; e lasciati gli esempii antichi di Dario d'Istaspe, nato di Atossa, figliuola di Ciro, s'è veduto nei piú freschi tempi regnar gloriosamente Ismale per questa cagione, che, quantunque egli non nascesse di sangue reale da canto di padre, la madre nondimeno sua, chiamata Marta, fu figliuola di Ussuncassano, per la quale il nuovo re fu tolerato, come già Dario per sua madre Atossa.
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