Né debbiamo credere che la fazione degli antichi re (se pur alcuna fazione vi fu, come costoro dicono) si fosse cosí tosto levata via, percioché, dove occorre un nuovo sangue che regni, è impossibile che ci nascano grandi motivi e tumulti, come tra molti regni della cristianità abbiamo veduto. E pur il regno di Ussuncassano, quanto alle cose di dentro, non sentí alcuno strepito di guerra domestica o civile, se non quella di suo figliuolo Unghermaumet: ma questa fu ambizione di signoreggiare e non fazione di antico o recente regno.
Però leggansi senza riprensione questi miei commentarii, che se io avessi potuto trovar il viaggio fatto per messer Caterino, che primo ci diede a conoscer le cose della Persia, e doppo di lui messer Giosafat Barbaro, e in fine messer Ambrogio Contarini, tutti ambasciadori in Persia per la nostra Republica, molte altre particolarità averei tocche che sarebbeno state carissime a quelli che si dilettano di queste cose: perché esso viaggio, che fu stampato, per gran ricercar che abbia fatto non m'è mai potuto venir alle mani. S'egli mi verrà, che non è alcuno cosí maligno che nol debba dar fuori, supplirò a quanto ora ho mancato. Ma assai si dice che fa colui che fa quel che può: poi che altri particolari maggiori non s'è potuto avere, tolgasi questi e lodissi l'industria del buon messer Caterino, che io, per non aver trovato piú che tanto tra le sue scritture, piú che tanto non ho potuto scrivere.
DEI COMMENTARII DEL VIAGGIO IN PERSIAE DELLE GUERRE PERSIANE
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