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      Venendo adunque al proposito mio, dico che doppo la morte di Unghermaumet Ussuncassano sopravisse poco tempo, e, morendo la notte dell'Epifania del mille e quattrocento e settantotto, lasciò quattro figliuoli maschi, tre nati di una madre e uno della Despinacaton, figliuola dell'imperador di Trabisonda, il quale la notte istessa che morí il padre fu dagli altri tre fratelli morto. E tra questi tre poi, per il desiderio di regnare che tutti avevano, nacque grande emulazione e odio, sí che il secondo ammazzò il maggior fratello e regnò solo, che si chiamava Giacuppo Chiorzeinal. Già la Despina per avanti s'era separata dal marito e abitava sul confine di Riarbera la città di Cavalleria, nella quale morí, e fu sepolta nella città in chiesa di San Giorgio, dove si vede fin oggidí la sua sepoltura molto onorata. Ebbe Ussuncassano di costei tre figliuole femine. La prima, che era chiamata Marta, fu maritata in Secheaidare, signor di Arduil, città verso greco, lontana da Tauris tre giornate; il qual signore era capo della fazione de' cacari neri, che è la parte sofiana e la piú potente per il seguito de' popoli e per la nuova dottrina, essendo tutta la Persia divisa in due fazioni, l'una delle quali è detta cacari bianchi e l'altra cacari neri, che sono come già erano in Italia i guelfi e i ghibellini, i bianchi e i neri. E l'altre due figliuole vissero appresso la madre con amplissime ricchezze, e doppo la sua morte abitarono pur in Cavalliera; ma, intesa la morte del padre e con quanta crudeltà gli altri fratelli avevano morto il lor fratello uterino, temendo anch'elle di quel che gli potea avenire, raccolte gioie e altre cose di piú valuta fuggirono in Aleppo e di là in Damasco.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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