Pagina (207/837)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Laonde, levati diversi uomini eccellenti in diverse arti e cinquecento some di ricchezze, senza ingiurar in altro la città si levò e marchiò alla volta dell'Eufrate, essendo sempre travagliato per il cammino dai Giorgiani, i quali, con alcune bande di cavalleria espedita, rubbavano le bagaglie dell'esercito e tagliavano a pezzi quelli che si partivano punto dalle ordinanze. Ed erano cosí spessi i lor assalti che gli acangi, usi a correr avanti l'esercito le belle quaranta e cinquanta miglia, non s'argomentavano punto di scostarsi dall'esercito, perché quei feroci nimici stradaiuoli facevano di lor per tutto grandissima uccisione. Né di spada solamente morivano, ma di fame ancora, perché, provedendo essi all'esercito di vittovaglie, né potendo per tanto fastidio far l'ufficio detto, convenivano scampando una misera morte perir per una miserrima.
      Aveva in questo mezo Ismaele grandemente ingrossato il suo esercito, onde, per aggiunger a tempo i nimici, si mosse per Tauris; e inteso che il Turco s'era levato e che marchiava avanti in tanta fretta che non l'averebbe potuto arrivare, gli parve di soprastare e di muoversi con piú discorso in questa impresa. Scrisse adunque lettere e mandò ambasciadori al soldano, al signor d'Aladuli e al re di Gorgora con mostrar loro il gran pericolo che correvano se non si fossero armati con lui contra Selim, perché, sbattuta la Persia, tutti li stati loro rimanevano preda del nimico. Questi ambasciadori furono volentieri uditi per timor che entrò in quei signori, veduto Selim essere rimaso vittorioso dei sofiani, per il che si serrò una lega nella quale entrarono Ismaele, il re di Gorgora, il soldano e il signor di Aladuli, promettendosi questi re di aiutarsi l'un l'altro quando il bisogno il richiedesse contra l'Ottomano, con patto espresso che non si udisse da loro alcuno ambasciadore del Turco.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Eufrate Giorgiani Ismaele Tauris Turco Aladuli Gorgora Selim Persia Selim Ismaele Gorgora Aladuli Ottomano Turco