Le case di costoro sono intorno al monte tutte rotonde e larghe venticinque piedi, e nell'alto si vanno stringendo in maniera che vi lasciano di sopra una picciola apritura, per dove entra l'aere, che dà lume al luogo; e la terra v'è cosí calda di sotto che dentro non ci sente alcun freddo.
Qui di state vengono molti navigli dall'isole convicini e dal capo di sopra Norvegia e dal Trondon, e portano ai frati tutte le cose che si possono disiderare e le cambiano con tor per esse del pesce, che seccano all'aere e al freddo, e pelli di diverse sorti d'animali. Onde s'acquistano legna d'abbrucciare e legnami eccellentemente lavorati e grano e panno da vestire, conciosiaché per il cambio delle due cose dette quasi tutti i convicini disiderano di smaltir le mercatanzie loro, ed essi senza fatica e dispendio hanno ciò che vogliono. Ci concorreno in questo monistero frati di Norvegia, di Svezia e di altri paesi, ma la maggior parte sono delle Islande. E sempre in quel porto ci sono molti navigli che non possono partire per essere il mare aggiacciato, e aspettano il nuovo tempo che lo disgele. Le barche de' pescatori si fanno come le navicelle che usano li tessitori nel far la tela; e tolte le pelli de' pesci le formano con alcuni ossi de' medesimi pesci che le formano, e cucite insieme e poste in piú doppii riescono sí buone e sicure ch'è cosa certo miracolosa a sentire: nelle fortune vi si serrano dentro e lasciano portarsi dall'onde e da' venti per il mare senza alcun timore o di rompere o di affogarsi, e se danno in terra stanno salde a molte percosse.
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