Mai nell'inverno piove, ma spesso nella estate, e cosí poco che appena la polvere e radice d'erbe si possono inaquare. Qui ancora cade molte volte grande tempesta, e questo noi vedemmo quando l'imperator, dopo la elezione, si doveva poner nella sedia regale, nel qual tempo cadde tanta tempesta che 160 uomini nella corte furono percossi. Vi è ancora ne la estate un gran caldo, e di subito freddo grandissimo.
De la forma, abito e viver loro.
Cap. 2.
La forma de li Mongali, over Tartari, è estratta da tutti li uomini, però che tra gli occhi e le guancie sono largi piú degli altri, le guancie eziandio sono prominenti molto da le mascelle, hanno il naso piatto e breve, gli occhi piccoli e le palpebre fino alle ciglie elevate; e sopra il capo, a modo de' sacerdoti, radendo da l'una e l'altra parte del fronte piú ch'in mezo fanno capegli longhi, e gli altri come le femine lasciano crescere, de' quali fanno due code e leganle drieto le orecchie. Hanno li piedi piccoli; li vestimenti, cosí degli uomini come delle donne, sono fatti ad un medesimo modo. Non usano mantelli, cappe o cappucci, ma portano vesti fatte a maraviglia di bucaranno, di scarlato over baldaquino, qual sono forti e preciosi panni; e quelle che son fodrate hanno le pelle di fora, e sono aperte dalla parte di dietro, ove etiam pende una coda piccola fino alli ginocchi; le quale essi non lavano, né permettono che sian lavate, specialmente fin che dura il tempo de' tuoni.
Le loro abitazioni sono rotonde a modo di padiglioni, fatte di bacchette e verghe di sopra; a mezo il coperto hanno una fenestra rotonda, per la qual entra il lume ed esce il fumo, percioché sempre a mezo fanno fuoco; il colmo e le bande sono coperte di feltro, e del medesimo sono anche le porte.
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Mongali Tartari
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