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      E se alcuno zappa sopra la porta della stanza d'un prencipe perde la vita. Molte altre cose hanno simili a queste, che reputano peccati; amazzar gli uomini, assaltar il paese d'altri e robbarli le sue facultà e fare contro li comandamenti e proibizioni di Dio non è peccato appresso loro. Della vita eterna e dannazione niente sanno, credono solamente dopo la morte viver nell'altro mondo, moltiplicar in bestiami, mangiar e bere e far ciò che facevano in questa vita presente. Nel principio della luna, overo quando è piena, cominciano quello che vogliono fare, e chiamano essa luna grande imperatore, e pregando quella si inginocchiano.
      Tutti quelli che dimorano nelle sue stanze bisogna che si purifichino per il fuoco, la qual purificazione si fa in cotal modo: prima appicciano due fuochi, e due aste mettono appresso quelli, e una corda in la sommità delle aste; ligano poi sopra la corda certi pezzi di burcarano, sotto la qual corda e ligature tra quelli fuochi passano di uomini, le bestie e gli abitacoli. Sono anco due donne, una di qua e l'altra di là, che, spargendo acqua, recitano certi incantamenti. E se alcuno è ammazzato da saetta, bisogna al preditto modo passare tutti quelli che dimorano in quello loco. La stanza, il letto, la carretta, li feltri, le veste e ciò che hanno da niuno si tocca, ma da tutti si rifiuta come cosa immonda. E acciò brevemente dica, tutte le cose pensano che si purghino col fuoco: onde, quando viene qualche ambasciatore, principe o altra persona, bisogna esso e li suoi doni per due fuochi, acciò si purifichi, passare, conciosiaché temono non si porti qualche incanto, veneno o cosa nociva.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Dio