Di qui scampati, capitorono ad un paese detto Rurihabeth, dove li abitatori son pagani, e questi con l'arme vigorosamente combattendo soggiogorono. Ha tal gente una mirabil consuetudine, anzi miserabile, perciò che, come il padre d'alcuno muore, si aguna tutto il parentado e lo mangiano. Costoro non hanno pelli nella barba, anzi portano in mano un certo ferro (come avemo veduto) con il qual sempre pelano la barba, se qualche pelo vi nascesse; molto brutti sono. Di qui l'esercito ritornò nella sua patria.
Come furono cacciati dalli monti Caspii per certi uomini che abitano sotto terra.
Cap. 10.
Nel medesimo tempo che furono mandati li predetti eserciti a varie espedizioni, avviossi Chimgiscam contra oriente, al paese de' Kergis; il qual allora non prese, ma, sí come ne era detto, venne alli monti Caspii, e da quella parte che arrivorono li monti sono come di pietra adamantina, e però le sagitte e arme loro trasse a sé, a modo di calamita. Gli uomini che stanno tra li monti rinchiusi da Alessandro Magno, sentito il cridor dell'esercito (come si crede), cominciarono a romper il monte. E quando d'altro tempo dato dieci anni ritornorono li Tartari, era rotto il monte, ma provando d'entrare a quelli mai fu possibile, che una nuvola era posta innanti essi, oltra la quale piú andar non potevano, perdendo il vedere. Costoro, sentendo li Tartari non proceder oltra, pensando questo esser da timore corsero con impeto per andar loro addosso, ma, trovata la nebbia, né loro eziandio poteron passare.
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