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      Ma uno tra quelli piú astuto consigliollo che per alcun giorno, serrato nella camera, fingesse d'esser ammalato e, sotto specie di visitazione, quelli a sé chiamasse, apparecchiato il loco conveniente tutti con insidie chiudesse, li quali poi potesse a suo modo far morire. La qual cosa fatta, quindici overo, secondo altri, vintiquattro ammiragli delli maggiori secretamente furono occisi. Dicono eziandio li Latini e cristiani che lo medesimo Losyr fino 60 ammiragli ammazò, e altri perseguitando cacciò della patria, altri rinchiuse in pregione, il marchese di Lambro incarcerò e l'ammiraglio come bandito cacciò fino in Tartaria. E quello che l'aveva consigliato di far tanta strage, con la moglie e figliuoli fece decapitare. Ma molto piú era sdegnato contra di Salesadino, come quello che potente in Turchia non poteva soffrire ciò che faceva.
      Salesadino dimorava in Arsenga, paese a lui commesso. Avendo adonque un giorno seco ducento combattitori, sopragiunsero vintimila uomini dell'esercito di Losyr. Quelli che eran in questo campo mandorono dir a Salesadino che non fuggisse, ma constantemente aspettasse la venuta loro, però che, l'ora che si cominciasse la zuffa, quelli che gli parevano contrarii gli sarebbono favorevoli. Costui, troppo credevole alle sue parole, misesi alla battaglia, e subitamente fu preso da tanta moltitudine; ma nientedimeno scampato con alquanti si fortificò in un castello detto Gamach. Finalmente circondato e assediato dall'esercito di Losyr, fu quasi costretto da' castellani uscire, peroché dicevano non voler difender uno nel castello del soldan che fosse contra lui.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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