Ma quello, usurpato per sé l'imperio, e fece di baronia regno, peroché, come è detto disopra, per avanti non era lí re, ma un barone, il quale serviva al soldano di Turchia sotto tributo. A sua petizione l'avo del signor de Trousot andò alla corte romana e da Otone imperatore, chiedendo che volesse ricever quello in uomo regale. La Chiesa con condizione, cioè salva la ragione dell'eredità, lo ricevette; il simile fece Otone. Un arcivescovo todesco, cioè il mogontino, pose la Corona in testa al Leone, con questo patto, che tutti li putti fra dodeci anni facesse poner al studio delle lettere latine. Allora, incoronato re, dotò la Chiesa del casale di Estelica, del castello di Paperon e molti altri casali; questo giurorno tutti gli baroni mantenerli fede, che fu del 1242. Poscia il medesimo Leone, tre fiate caduto in infirmità, fece che tutti i baroni giurassero a Robino suo nipote come vero e ultimo signore di giusta eredità; nientedimeno diede la sua figlia, a cui era disposto lasciar il regno, ad un fratello del prince d'Antiochia per moglie, e quello poi a tradimento l'ammazzò.
Morto esso Leone, un certo baron della medesima provincia, detto per nome Constante, tolse la sua figliuola per forza, e poi quella, che non consentí, ad un suo figliuol Haiton la congiunse in matrimonio e a quello diede il regno. Ma la figlia di Robin, la qual per eredità debbe aver il regno, halla tolta un Filippo soldato di Monte Forte, per il che meritamente aspira a quello, e come giusto spera poterlo acquistare.
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