E, poi che molto cosí ebbero fatto, ritornorno al padiglione e posero Cuyne nella sedia imperiale: allora li principi s'inginochiorono dinanti a quello, e poi cosí tutto il popolo fece, salvo noi che non eramo suoi subditi.
Della solennità fatta quando fu intronizato.
Cap. 30.
L'anno del Signore MCCXLVI Cuyne, il quale è detto etiam Gogcam, cioè imperator over re, fu sublimato nel regno de' Tartari. Tutti li baroni loro, congregati nel mezo del sopra detto loco, collocorono una sedia d'oro sopra la quale fu posto a sedere Gog, e alla sua presenzia tennero una spada, dicendo: "Volemo, preghiamo e comandiamo che vogli signoreggiare sopra tutti noi". Allora disse quello: "Se volete ch'io signoreggi, voi siate apparecchiati ognuno a far quello che commanderò, venir quelli che son chiamati, andar ove manderovi a occidere quello vorrò sia morto". Tutti risposero esser apparecchiati; adunque disse: "Da qui indietro il parlar della mia bocca sarà cortello tagliente", e tutti in commune acconsentirono. Poi questo posero in terra un feltro, e fecero che sedesse sopra quello, dicendo: "Guarda disopra e conosci Iddio, e contempla il feltro nel qual qui a basso sei sentato. Se governarai ben il tuo regno, se liberal serai e amator della giustizia e tutti li baroni tuoi secondo la loro dignità onorerai, sei per regnare magnifico e tutto il mondo verrà sotto il tuo dominio, e Iddio è per darti ciò che desidererà il tuo core. Ma, se il contrario sei per fare, misero serai e abietto, anzi tanto povero che non ti sarà lassato il feltro nel qual siedi". Detto questo, li baroni fecero sentar la moglie di Gogcam con esso nel feltro, e cosí sedendo ambedoi levaronsi sopra nell'aere, e con voce publica e cridor di tutti protestorono quelli esser l'imperator e l'imperatrice.
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