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      Fra questo mezo, facendo seco consiglio e con li episcopi e con altri uomini eccellenti sopra quello che avevamo detto noi nel nostro andare, risposero in commune voler il papa nostro in special signore e padre, e la santa madre Chiesa in segnora e maestra, confermando cioè che prima di questa materia per un suo abbate avevano mandato a dire, e piú etiam mandorno con noi di novo ambasciatori con lettere al papa.
     
     
      Come li frati predicatori foro ricevuti da Baiothnoy, prince de' Tartari.
      Cap. 38.
     
      L'anno del Signore 1247, nel giorno della translazione di san Dominico, primo padre de' predicatori, frate Ascelino, mandato dal papa per ambasciatore, arrivò ne l'esercito de' Tartari, cioè nella Persia, dove era Baiothnoy capitano. La qual cosa intesa, quello, che nel suo padiglione sedeva, vestito d'oro, con suoi baroni circonstanti che riccamente erano addobbati di seta, d'oro e preziosi drappi, mandò alcuni col suo egyp principale (cioè consigliero) e interpreti, li quali, poi che gli ebbero salutati, dimandaro di cui ambasciatori fossero. Frate Ascelino, principal ambasciatore del signor nostro papa, rispose per tutti: "Io son ambasciator del signor papa, il quale apresso cristiani è di maggior dignità che ciascun altro uomo, e a quello si fa riverenzia como padre e signore nostro". In questo detto, coloro molto sdegnati dissero, superbamente parlando: "In che modo lo papa vostro è maggior de tutti li uomini? È pervenuto ancor a notizia sua che Chaam sia figliuolo d'Iddio, e Baiothnoy e Batho suoi capitani, e si divulghino li nomi loro e multiplichino in ogni loco?


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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