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      Fu risposto: "Li cristiani in molti modi adorano Dio, alcuni prostrati in terra, altri genuflessi, e chi ad un modo e chi ad un altro. E molti certo e diversi, venuti da lontano, adorano il vostro signore impauriti, per il suo tiranneggiare fatti servi suoi e schiavi. Ma il nostro signor papa e tutti li cristiani non temono tiranni, né a quelli potete di ragion comandare vi adorino, come comanda il vostro Chaam, imperoché non sono sotto sua giurisdizione o imperio".
      Un'altra fiata li Tartari aggiunsero tal questione: "Conciosiaché voi cristiani adoriati legni e sassi, cioè croce in legno e sasso scolpite, per che causa non voleti adorar Baiothnoy, il quale il figliuolo d'Iddio Chaam ha comandato che come se stesso si adori?" A questa questione con duplice articolo intrigata per ordine rispose frate Ascelino: "Li cristiani non adorano legni e sassi, ma il segno della croce formato in quelli, per il nostro Signor Giesú Cristo sospeso in essa, il quale l'ha ornata delle membra sue come di preziose gemme e col suo sangue consecrata, dove acquistò la nostra salute. Ma il vostro signor a niuno modo per le ragion sopradette potemo adorare, quantunque con ogni tormento fossimo cruciati".
     
     
      Come non volsero andare da Chaam.
      Cap. 44.
     
      Finito questo parlare, li baroni, ritornati al suo capitano e detto l'intendimento de' frati, poi che ebbero alquanto dimorato vennero a quelli dicendo: "Il signor nostro Baiothnoy comanda che, tosto partiti di qui, debbiate andar a Chaam, signor e re di tutti i Tartari, peroché, venuti ad esso, potrete apertamente veder quanta sia la gloria sua e potenzia, e quale sia e quanto grande, le qual cose ora sono nascoste agli occhi vostri: e lí voi medesimi li potrete presentar le lettere del vostro papa da sua parte e, veduta la gloria, potenzia e ricchezze, verissimamente ciò che arete veduto e udito ritornati raccontar a quello". Frate Ascelino, conosciuta allora la malizia di Baiothnoy, che da molti cristiani e infideli prima aveva imparato, cosí rispose alli baroni: "Poi che il mio signore (come altre fiate ho detto) mai ha udito il nome di Chaam, né mandatomi a quello, ma al primo esercito de' Tartari ch'io incontrassi, non voglio né debbo andare a Chaam, contento della presenza del signor vostro e dell'esercito nel qual son capitato, e massime sciolto a bastanza da quello mi era imposto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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