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      Viaggio del beato Odorico da Udine, dell'ordine de' frati minori; delle usanze, costumi e nature di diverse nazioni e genti del mondo; e del martirio di quattro frati dell'ordine predetto, qual patirono tra gl'infedeli.
     
     
      Quantunque molti scrittori, quali hanno scritto del sito de la terra, abbino ancora detto delle usanze, costumi e natura di diversi popoli, nazioni e genti di esse, nondimeno, avendo io deliberato passar di là dal mar verso le parti orientali, acciò facessi alcun frutto nella salute dell'anime, mi è parso cosa lecita dire molte cose degne di grande ammirazione, come quello ch'avendole viste e intese possa fedelmente scriverne.
      Dico dunque che, passando il mar Maggior, me ne andai in Trabisonda, anticamente chiamata Ponto Euxino. Questa terra è molto ben situata ed è porto e quasi scala di Persiani, di Medi e di tutti quelli che sono di là dal mare. Qui vidi cosa che molto mi piacque: eravi un uomo qual menava seco piú di quattromilla pernici, ed esso camminava a piedi per terra, e quelle lo seguivano volando per l'aere; e se ne andavano ad un certo castello chiamato Zanga, lontano da Trabisonda tre giornate. Queste pernici erano di tal sorte che, volendo il dito uomo riposarsi, tutte, a guisa de polli, intorno di lui s'acconciavano; e cosí le conduceva in Trabisonda, sino al palazzo dell'imperatore, ove egli eleggeva quante ad esso piacevano, e l'altre da novo menava al loco di dove prima l'aveva tolte.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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