Questa č molto copiosa di pane e di vino e d'altre cose. Dalla predetta cittā insino a Ierusalem, lā dove li magi non per umana forza ma divina andorno, essendo che cosí presti arrivassero, sono cinquanta giornate.
Di qua partendomi, arrivai in una cittā domandata Gest, distante dal mare arenoso (mare molto mirabile e pericoloso) una giornata. In questa č una gran copia di frumento, orgio, vino e di altre vettovaglie e di ogn'altra cosa si possa dire, specialmente di fichi, uva passa verde come erba e molto minuta. Questa č la miglior cittā che il re de' Persiani possegga in tutto il suo regno, in essa quale dicano li saraceni che nessuno cristiano possa piú che per spazio di un anno vivervi.
Quivi da Gest partendomi e passando per molte terre e cittā, arrivai in una terra domandata Como, cittā anticamente grande e per il tempo passato molto dannosa a' Romani, le mura della quale sono circa cinquanta miglia di circuito, e sonvi oggi delli palazzi integri, ma inabitati; la predetta di molte vittovaglie č copiosa.
E da questa, molte terre vedendo, passai in una terra domandata Iob, sito di ciascuna cosa al vivere umano necessaria, molto buono, sí per essere vicina a monti nelli quali sono grassi pascoli per gli animali, come per esservi tanta copia di pernici che quattro d'esse si vendono men d'un grosso, e abondevole della piú perfetta e miglior manna che sia in alcuna terra del mondo. Li vecchi di questa sono bellissimi, ma in luogo di donne filano. Questa terra č all'incontro dal capo della Caldea alla tramontana.
| |
Ierusalem Gest Persiani Gest Como Romani Iob Caldea
|