Mi č parso utile e non fuor di preposito scrivere in che modo esso pepe nasca e si coglia. Dico dunque che 'l pepe nasce in certe foglie d'erba, domandata elera, quali foglie si piantano a canto gli arbori pini, olmi e altri arbori grandi, sķ come qui da noi e universalmente in terra di lavoro usasi piantar le vigne. Quali poi in alto elevate fanno li racemi, a modo delli racemi de l'uva, e talmente di pepe carchi che per il soperchio peso parono spezzarsi; qual maturato, essendo allora in color verde, lo vendemmiano nel modo che fanno qui le vendemmie dell'uva, e poi colto lo pongono a seccare e deseccato lo serbano nelli vasi. In lo predetto bosco sono due cittą una chiamata Ziniglin, l'altra Alandrina, quali continuamente tra esse fanno guerra, e parte da giudei, parte da cristiani abitata: e in quelle guerre sempre cristiani restano delli iudei vincitori. Vi sono ancora nel predetto bosco certi fiumi, nelli quali sono cocodrilli, venenosi serpenti.
Dal capo ancora di questo bosco verso il mezogiorno vi č una cittą chiamata Palombo, nella quale nasce il zenzaro meglior che in altra parte del mondo nasca; la quale molti non credano che sia di tanti mercimonii grassa, delli quali essa veramente abonda. In lo paese di questa adorano il bove, qual essi per loro dio tengono e stimano, e quello la mattina uscendo dalla stalla, di sotto di esso mettono dui bacili d'oro, nell'uno delli quali pigliano la orina, nell'altro il sterco. Dell'una lavano la faccia, dell'altro in tre parte del corpo mettano: primo in mezo del viso, secondo nella sommitą delle galte, ultimo in mezo del petto; e questo modo non solamente il popolo, ma il lor re e la regina osservano, con quello veramente estimandosi esser santificati e salvi.
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Ziniglin Alandrina Palombo
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