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      E molte altre cose ho lasciate, quale se prima con li proprii non fossero viste non sono credibili.
      Le predette cose io, fra Guglielmo di Solona, nell'anno 1330 nel mese di maggio a Padova, nel loco di S. Antonio, ho scritte, in quel modo che il predetto fra Odorico con la propria bocca gli riferiva, non curandomi d'un alto e ornato modo di parlare scriverli, ma con un domestico e mezo modo di dire, accioché da dotti e ignoranti siano quelle intese. Il predetto fra Odorico passò dalla presente vita del Signor nell'anno 1331 alli 4 di gennaio, e dopo la sua morte di molti miracoli risplendette.
     
     
      Viaggio del beato frate Odorico di Porto Maggiore del Friuli, fatto nell'anno MCCCXVIII.
     
     
      In questo anno corrente del MCCCXVIII divotamente prego il mio Signore Iddio che porga tal lume al mio intelletto che io possa, in tutto o in parte, rammemorare le maravigliose cose da me viste con questi occhi, alle quali, perché maravigliose siano, non perciò se gli deve aver minor fede, poscia che appresso Iddio niuna cosa è impossibile. Voglio dunque a coloro che queste cose che io dirò vedute non hanno, quanto meglio potrò, brevemente scrivendo, dimostrarle. E giuro, per quell'Iddio che in mio aiuto ho chiamato, in questa narrazione non dovere io dire né meno né piú di quel che in varie parti del mondo caminando ho visto.
      Nell'anno sopradetto io, frate Odorico di Porto Maggiore del Friuli, della provincia di Padova, nel mese d'aprile, con buona licenza del mio superiore mi parti', e navigando con l'aiuto di Dio e buon vento giunsi in Constantinopoli con altri miei compagni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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