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      E dentro al palazzo grande è un altro circuito di muro, che da un muro all'altro è forse meza tirata d'arco, e tra questi muri vi stanno i suoi provisionati con tutte le sue fameglie. E nell'altro circuito abita il gran Cane con tutti i suoi congiunti, che sono assaissimi, con tanti figliuoli, figliuole, generi, de nepoti, con tante moglie, consiglieri, secretarii e famegli che tutto il palazzo, che gira 4 miglia, viene ad esser abitato. Ben vero è che nel mezo delle case dove lui risiede è un monticello bellissimo, attorniato di bellissimi alberi, nel cui mezo sorge un laghetto che gira piú d'un miglio, sopra cui è 'l piú bel ponte che non ho mai visto il migliore, in considerando il marmo, l'artificio, che è una maraviglia. Eran nell'acqua le centinaia dell'anatre e de assaissimi uccelli che vivono di pesce, d'ogni sorte, che quel lago produce. Io viddi il palazzo dentro ove stava il gran Cane, nel quale erano 24 colonne d'oro fino. Nel mezo del palazzo era una colonna di oro massiccio nella quale era intagliata una pigna di pietra preziosa, ed è sí fina, sí come io intesi, che 'l suo prezzo non lo potrebbono agguagliare quattro grosse cittadi. Il suo nome è medecas, ed è tutta legata in oro fino. E artificialmente escie di questa pigna il beveraggio per lo signore, e similmente per condutto vanno atorno la mensa sua molti pavoni d'oro smaltati, che paiono che sian vivi, e tal volta si mettono a cantare fino che 'l signor mangia. Il che tutto credo per certo che sia per arte diabolica.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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