Vestivano vilmente e vesti fatte di cuoro o di pelle di animali, lunghe insino a' piedi. Non si curavano d'accumular tesori o vesti preciose, né di posseder possessioni e campi, e le differenze che tra lor nascevano le diffinivano in campagna aperta con l'arme in mano. Questo è quanto si può dire delli antichissimi costumi e instituti della gente sarmatica over slavonica, gran parte de' quali insino a' tempi nostri da' lor posteri in alcuni luochi ancora s'usano.
Or si cominciarà a ragionar particolarmente de' Poloni, di dove cioè siano venuti e quando in questi luochi di Sarmazia fermati se siano. E qui metteremo, benigno lettore, le vite e successioni di ciascun prencipe e re di Polonia, scritte già da Clemente Ianizio in elegie, le quali tornaranno a grande ornamento, bellezza e ampliazione della prosa, da noi con somma diligenza nettate da molti errori che per colpa de' stampatori scorsi vi erano.
COMPENDIO DELLE CRONICHE DI POLONIA SECONDO L'ORDINE E SUCCESSIONE DE TUTTI I PRENCIPI E RE DI QUELLA GENTE, DA LECHO PRIMO DUCA E AUTORE DE' POLONI SINO AL RE ENRICO VALESIO.
Lecho primo duca e autore de' Poloni.
Quae modo Sarmatia est, quondam deserta fueruntinvia, post magnas Deucalionis aquas.
Primus in haec Lechus popolum deduxit agrestem,
de patria pulsus seditione domo:
Dalmata vir, Phariis claro patre natus in agris,
quos rapidus curvis Crupa pererrat aquis.
Colle super pulchro properatae moenia Gneznae
struxit et a nidis nomen habere dedit,
omine permotus: multas ibi namque videbat
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