Onde, vinto per queste repulse e dall'amore e dallo sdegno, mosse guerra a' Poloni, sperando ottenere quello con la forza a che dalla durezza della donna si vedeva tagliar ogn'altra strada, e credendo che i Poloni, spaventati delle sue gran forze, glila dovessero consignare in moglie. Ma Vanda, avendo raccolti da piú bande grossi aiuti, intrepidamente ad incontrar lo venne, e fatto con esso doi sanguinosi fatti d'arme nell'uno e nell'altro restò vittoriosa, tagliando a pezzi tutte le genti del nimico; e Ritagora a fatica con la fuga gli uscí delle mani, che quando poi, ridotto in sicuro, considerò le cose seguite e videsi esser stato doi volte da una donna superato, fu da tal dolore e vergogna assalito che, non volendo piú vedere il sole, con la sua propria spada se uccise. E Vanda, lassando una memorabil vittoria a' suoi Poloni, avendo offerta la sua verginità agli dei, si gettò giú d'un ponte nella Vistola, cosí finendo la vita entro a quelle acque; il corpo della quale, essendo dopo stato trovato in bocca della Dlubna, ove essa entra in la Vistola, fu sopra un luoco elevato sepulto, un miglio luntano da Cracovia.
Non restò dopo Vanda successore alcun legittimo, onde tornarono un'altra volta i Poloni ad elegere i dodeci palatini che, governando altrettante provincie, mantenessero il stato e la riputazione di quel regno. Ma ne seguí il contrario, percioché, convertendo essi l'arme, che voltar dovean contra il nemico, contra proprii paesani, crudelmente per gara di commandare tra loro l'uccidevano; d'onde nacque che i Marcomanni, gli Unni e i Germani da ogni banda quel regno travagliarono.
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