Premislao, overo Lesco primo.
Restituit patriae magna virtute ruinamLesco suae, miris usus in hoste dolis.
Sub nemore hostis erat, Lesco sub nocte silentiappendi galeas per nemus omne iubet;
sol oritur, galeas accendit, it obvius hostisin nemus, instructi militis arma putans:
nil reperit, species quia Lesco removerat illas,
sic nostros Moravis terga dedisse putat.
Castra mero celebrat, belli securus, in antris:
Lesco venit tenebris, castra sopita capit,
aeternumque hosti dat somnum, longa Polonis
otia, finitimis foedera, iura, metum.
L'anno del parto virgineo settecento e cinquanta, essendo guerra in Polonia per la discordia che tra' palatini regnava, uno solo di essi, chiamato Lesco, cercava l'utile della patria e non il suo. E avendo fatta in quei tempi i Moravi una grossa correria nella Polonia, mentre tornano indietro carichi di preda, fur da Lesco, che raccolti molti soldati seguitati gli aveva, giunti e assaliti apresso il monte ch'or si chiama Calvo, nel luoco ove adesso è la famosa chiesa di Santa Croce, e ove i Moravi, fuor d'ogni pensiero d'esser da' nemici assaliti, s'erano accampati all'ombra de' boschi vicini; e fattoli dar all'arma, subito nelle vicine selve si ritirò con le sue genti. E i Moravi, che già avean prese l'arme, quando viddero i Poloni esser cosí in un subito smariti, imaginandosi che per paura indi fuggiti fossero, deposte l'arme, non avendo piú alcun sospetto de' nemici, si dettero largamente a bevere e indi a dormire. Alora Presmilao, che questa occasione aspettava, su la mezanotte uscí fuor delle selve e, divise le genti, assalí da piú bande i Moravi adormentati e, uccisili tutti, recuperò la preda e i pregioni.
| |
Lesco Lesco Lesco Moravis Polonis Polonia Lesco Moravi Polonia Lesco Calvo Santa Croce Moravi Moravi Poloni Presmilao Moravi
|