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      Dalla qual vittoria reso illustre, fu con i suffragii de tutta la gente, sprezato il molto numero de' governatori, eletto per signor de tutto il regno; nel quale avendo fatte molte degne imprese e restaurate con la sua gran virtú le ruine della patria, uscí di vita senza alcun figliuolo.
     
     
      Lesco secondo.
     
      Attulit huic regnum variorum cursus equorumet praeter morem sors oculata suum.
      Dignus erat regno, quamvis patre natus agresti,
      rusticus et modica iustus arator agri.
      Non bello quam pace minor: mireris in illohoc, qui nulla umquam noverat arma, viro.
      Ante oculos voluit monumentum vile priorisfortunae, sagulum, semper habere suos.
      Et tamen illius non legerat ille poetaeSarmatico dignum carmen in orbe legi.
      Fortunam reverenter, quicunque repentedives ab exili progrediere loco.
     
     
     
      Morto Premislao Lescone l'anno settecento e ottanta della nostra salute senza lassar posteritade alcuna, nacque gran differenza tra' senatori e il popolo per l'elezione del futuro signore, la qual fu ultimamente di commune consenso levata col terminare ch'il prencipe nell'infrascritto modo si elegesse. Piantarono una colonna inanzi ad una porta di Cracovia e la corona e il scettro regal sopra vi posero, e per publico bando fecero per tutto intendere ch'un giorno terminato tutti quelli ch'al regno aspiravano dovessero trovarsi a cavallo appresso il fiume Pradni, perché, d'indi date le mosse a tutti a un tempo, quello nel regno succederia che prima alla colonna giungesse. Publicata per il regno questa cosa, un giovene di bassa famiglia, ma astuto molto, considerato ben il tutto, ficcò per strada ove il corso esser doveva molti chiodi di ferro con le punte in su e, coperteli pulitamente con la terra, pose ben mente al luoco che netto de chiodi avea lassato, per occuparlo esso nel corso.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Premislao Lescone Cracovia Pradni