E oltra di questo non lui, ma la sua moglie commandava, che da lui fuor d'ogni termine era amata. Per la qual cosa i baroni del regno, chiamandolo Sardanapalo di Polonia, poco, anzi niente lo stimavano. Onde Popelo, considerata questa cosa, venne in sospetto che i Poloni lo privassero del regno e ch'in suo luoco sustituissero alcuno de' suo cii; e però, preso consiglio dalla moglie, finse esser infermo, e fatti chiamare a sé vinti suo cii, prencipi di Pomerania, e stando in letto, strettamente li pregò che caso ch'egli di questa infermità morisse fossero contenti di sustituire uno de' doi suo figliuoli nel regno: il che promisero essi di volentieri esequire, ogni volta che vi concoresse la volontà de' principali del regno. E fra tanto che essi insieme ragionano, apparecchiò la regina per darli bere una bevanda avelenata, e, fattala ad essi appresentare, gli esortò che volessero tutti bevere. Fecero loro quanto essa ricercava, e poco dopo, partitisi dalla presenza del re, fur tutti da quella bevanda uccisi. La qual nuova venuta in palazzo, gridò con allegrezza la regina ch'i dei giustamente castigati avevano quelli che contra la vita del lor signore machinavano, e però per comandamento della regina furono i corpi loro come de rubelli lassati insepolti e gettati nel laco Goplo. E subito Dio, giusto vendicatore del scelerato omicidio, fece di quei corpi in maraviglioso modo uscir una gran moltitudine di sorci, che con strepito terribile assaltaro il re, che con la moglie e figliuoli nella rocca attendeva a conviti; né mai con arme né con fuoco discacciar si puotero.
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