Pagina (398/837)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E subito mandò commissione per tutto il regno che alli sette di marzo si gettassero per terra, si spezzassero e si abbrusciassero tutti gli idoli ch'erano nelle terre e luochi a lui sogetti; percioché quei popoli prima onoravano col divino culto molte creature, come il sole, la luna e l'aura, che essi Pegwisd chiamavano. E oltra questo adoravano Iove, da essi detto Iossa; Plutone, qual Lacton over Lactone nominavano; Cerere, chiamata Niam, un tempio famosissimo della quale era nella città di Gnezna; Venere e Diana, questa detta da lor Ziovonia e quella Marzana; e anco Lelo e Poleto, da' Romani chiamati Castore e Poluce: e sin ora ne' conviti o mentre insieme bevono raccordano queste genti i nomi loro, gridando spesso d'allegrezza queste parole, Lelo e Poleto.
      Solevano, ne' giorni dedicati alle feste di questi lor dei, ridursi gli uomini e le donne, i gioveni e i vecchi, tutti in un luoco a ballare e giocare, e massime alli venticinque di maggio e alli venticinque di giugno: la qual congregazione chiamavano stado, cioè squadra. La qual cosa nelle ville de' Ruteni e de' Littuani ancora s'usa, percioché dalla dominica di Pasqua insino alla festa di san Giovanni Battista si raccogliono le donne e le donzelle a squadre a ballare, gridando con voci geminate questa parola, lado lado, e battendo insieme le mani vanno in giro ballando. E nella Slesia, a' confini di Polonia, alli sette di marzo, giorno nel quale fur gli idoli destrutti, redottisi insieme i putti per i castelli e per le ville, per un costume già molto tempo messo in uso, fanno una statua come di donna e uscendo a squadre fuori del castello, cantando una certa lor cantilena il simulacro giú di un ponte nel fiume precipitano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Pegwisd Iove Iossa Plutone Lacton Lactone Cerere Niam Gnezna Venere Diana Ziovonia Marzana Lelo Poleto Romani Castore Poluce Lelo Poleto Ruteni Littuani Pasqua Giovanni Battista Slesia Polonia